Bilanci Straordinari
IL CAPITALE
È il complesso coordinato di beni (art 810 C.C. tutte le cose che possono formare oggetto di diritto) a disposizione dell’azienda.
Il Capitale è un concetto statico perché sempre riferito ad una specifica data.
Può essere esaminato sotto due aspetti:
1) qualitativo: il capitale è visto come un complesso tra loro eterogenei, descritti e rappresentati in un inventario (prospetto contenente la descrizione dei beni d’impresa)
2) qualitativo: il capitale è un fondo omogeneo di valori, gli elementi che costituiscono il capitale sono resi tra loro omogenei mediante la Valutazione.
Gli elementi del capitale ed i rispettivi valori sono rappresentati nello STATO PATRIMONIALE.
L’aspetto quantitativo consente un'espressione sintetica del capitale.
La trasformazione del Capitale dall’aspetto qualitativo al quantitativo necessita di una Stima.
Il capitale è quindi una quantità astratta ( assume tanti valori quante sono le possibilità di utilizzo di esso) è variamente configurabile nel suo valore in funzione delle finalità della Stima.
LE CONFIGURAZIONI DI CAPITALE.
Esistono diverse configurazioni di capitale:
Capitale di costituzione: è una configurazione volta a determinare il capitale dell’impresa detto anche Capitale Iniziale, all’atto della sua costituzione. È dato dai versamenti in denaro e dai conferimenti in natura ( art 2343 CC al momento del conferimento è necessario un perito che stimi la congruità del conferimento). Non è necessariamente astratto: nel caso di soli versamenti in danaro esso è una quantità Misura.
Capitale di Liquidazione: Valore del Capitale dell’impresa in sede di Cessazione Assoluta della sua attività (volontaria o forzosa). È dato dalla differenza tra valore di presunto realizzo degli elementi attivi e valore di presunta estinzione degli elementi passivi. Gli elementi devono essere considerati atomisticamente.
Capitale di Funzionamento: è il valore dell’azienda considerata come Going-concern, al termine di un determinato periodo amministrativo (l’impresa è guardata come un sistema in funzionamento nella prospettiva della continuazione della sua attività). È regolamentato civilisticamente; i criteri di valutazione degli elementi patrimoniali sono stabiliti dal legislatore.
Capitale di Trasformazione: configurazione in cui il capitale è determinato in ipotesi di mutamento della veste giuridica sotto la quale l’impresa opera. La trasformazione non comporta Novazione (cessazione di un soggetto di diritto e nascita di uno nuovo).
Capitale di Trasferimento: il capitale stimato in caso di trasferimento in senso stretto (vendita a favore di 3°) o in senso lato (Conferimento, fusione, scissione o operazioni che comportano il mutamento del soggetto economico) del complesso aziendale. Può essere di tre tipi: Strategico nell’ottica dell’acquirente (valore che il soggetto acquirente attribuisce all’impresa); Strategico nell’ottica del venditore (il complesso aziendale è valutato alla luce dell’economia del venditore); W o capitale Economico: l’ottica valutativa è quella del perito indipendente (neutrale rispetto alle parti), con la valutazione fatta STAND ALONE.
CONCLUSIONI:
1) esistono tante configurazioni di capitale, quante sono le ipotesi per le quali si rende necessaria o opportuna la valutazione del complesso aziendale
2) Per individuare il capitale di funzionamento si redige il Bilancio d’Esercizio, per individuare le altre configurazioni si redicono i Bilanci Straordinari.